Comune in provincia di Rimini, situato sull’Appennino Romagnolo
a 630 metri s.l.m. e distante 45 km da Rimini, 57 km da Urbino e 88 km da Arezzo
La città, ubicata al centro di un maestoso anfiteatro naturale nell’Alta Valmarecchia, è inserita all’interno del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello.
I monti che circondano Pennabilli presentano particolari evidenze di valore storico e ambientale, per il significato attribuito loro dalle popolazioni nel corso della storia e per le particolarità geologiche che li caratterizzano. Attorno ad essi si trovano foreste fiabesche e calanchi in continua evoluzione, frequentati da una concentrazione particolarmente significativa di fauna selvatica.
Anche l’uomo ha sempre abitato queste zone dell’Appennino e se ne trovano tracce tutt’ora visibili. Di particolare interesse sono gli insediamenti romani, i castelli e le rocche medievali, l’architettura religiosa e contadina.
Pennabilli è conosciuta in Italia e all’estero grazie alla figura del Maestro Tonino Guerra e per una serie di manifestazioni culturali che da decenni animano la cittadina, tra queste: il festival di Arte di Strada “Artisti in Piazza” e la Mostra Mercato Nazionale dell’Antiquariato. Sei Musei in un unico centro storico e numerosi beni culturali diffusi nel territorio offrono ai visitatori moltissime soluzioni per scoprire quell’Italia nascosta che rappresenta la nuova scommessa per il turismo di qualità.
E’ possibile raggiungere Pennabilli con trasporto pubblico, consultando gli orari delle linee 160 e 161 di Start Romagna e della linea 100 di Valmabus.
Il Parco Naturale Interregionale del Sasso Simone e Simoncello è un territorio di 4791 ettari situato nelle Province di Pesaro-Urbino e di Rimini, ai confini con l’omonima Riserva Naturale toscana del comune di Sestino (AR), il Parco ricade ricade nei comuni di Carpegna, Frontino, Montecopiolo, Piandimeleto, Pennabilli e Pietrarubbia, ed è compreso nella regione storica del Montefeltro
L’elemento morfologico più significativo dell’area è rappresentato dal netto contrasto tra gli affioramenti calcarei, che formano i principali rilievi, e quelli a prevalente componente argillosa, che danno luogo a un paesaggio a volte dolce e collinare, altre volte calanchivo. Questa componente di geodiversità contribuisce alla creazione di ambienti estremamente biodiversi, con ricche associazioni di flora e fauna selvatica che costituiscono il valore naturalistico principale del territorio del Parco.
Numerosi sono i Patriarchi, ovvero gli alberi secolari censiti dal Parco Sasso Simone e Simoncello e visitabili attraverso la App dedicata.
Il Sasso Simone racchiude inoltre la storia della Città del Sole, o Città del del Sasso. Progetto utopico di Città Ideale, edificata da Cosimo I de’ Medici a partire dal 1560 come manifesto del potere centrale della casata in un’area dello stato periferica e difficilmente governabile.
Per maggiori informazioni, visita il sito del Parco Naturale Sasso Simone e Simoncello, contattaci per accordare un incontro o vieni a trovarci negli orari di apertura del Museo.
Please check your feed, the data was entered incorrectly.